50 sfumature di gelosia – Capitolo 12 (parte seconda)
<<Mr Grey, mi dispiace disturbarla a quest’ora ma credo sia giusto avvisarla..>> dice mortificato.
<<Welch non c’è problema, hai fatto bene a chiamarmi. Che novità ci sono?>>
<<Ho cercato di infiltrarmi, ma non c’è nessuna telecamera nel raggio di un chilometro. Ho quindi fatto un’accurata ricerca sui proprietari di una Jaguar X grigio fumo qui a Seattle. Ho trovato solo un nome riconducibile a lei Mr Grey>>
<<Ottimo lavoro. Dimmi il nome adesso>> chiedo con insistenza.
<<Ecco.. il nome del proprietario dell’auto è Susannah Stone. Credo che sappiamo entrambi di chi si tratti..>>
Allargo gli occhi, lo sguardo sbalordito. Susannah? L’ultima sottomessa che ho avuto prima di Anastasia. Sono sconvolto, cazzo. Per quale diamine di motivo Susannah dovrebbe avercela con me? E con Ana poi? Abbiamo deciso di terminare insieme la nostra relazione dominatore/sottomessa. Non eravamo più compatibili, e sinceramente non volevo più perdere tempo con lei.
<<Bene Welch. Ho già un fascicolo su di lei e dovresti averlo anche tu, confronta se c’è qualcosa di nuovo e mandami il resoconto per email>>
<<Certo signore>>
Riattacco, il BlackBerry vola dalla mia mano alla scrivania del mio studio. Cosa devo fare? È possibile che da quando sto con Anastasia non ho avuto altro che problemi?
Ho passato un mese bellissimo, ma nello stesso tempo micidiale. Ma questa volta è diverso. È una situazione pericolosa e non permetterò a nessuno di far der male ad Anastasia. Mi prendo la testa tra le mani, comincio a respirare forte. Solo adesso mi sto rendendo conto che avrei potuto perderla per sempre. Solo adesso mi sto rendendo conto del rischio che corrono le persone quando stanno al mio fianco. Ma non posso lasciar andare via Anastasia da me. Ho bisogno di lei. Sono stato sempre sicuro di me stesso, ma in fondo mi sono sempre sentito inutile, come se non valessi poi così tanto. Anastasia invece mi rende migliore. Mi ha dimostrato che sono capace d’amare e di essere amato. Oggi però, le cicatrici tornano a farmi male, a bruciare forte nel petto. Non penso ad altro che al bene della mia donna.
Mi alzo. Indosso il sotto del pigiama. I miei piedi nudi camminano senza meta per l’appartamento. Non è neppure tanto tardi, eppure Seattle già dorme. La parete a vetro è fredda al tatto con la mia fronte e si appana con il mio fiato. Socchiudo gli occhi, mentre lo sconforto mi assale e mi penetra nella ossa. I miei pensieri mi catturano di nuovo e non hanno intenzione di lasciarmi andare per questa notte. Mi ritrovo a pigiare con un dito alcuni tasti del pianoforte. “Sol, Sol, Sol” ripeto nella mia testa, proprio come facevo da bambino, quando Grace mi costrinse a suonare questo strumento. Adesso però ho tutte le mani coinvolte, come la mia mente. Sono seduto sullo sgabello davanti al pianoforte. Elegantemente, le mie mani si muovo in una danza lenta. Il lamento delle note di Bach si unisce al mio. E chiudo gli occhi, assaporando tutte le mie sfumature che hanno un sapore amaro e orribile. Mi chiudo nella mia bolla. Siamo solo io e il pianoforte e il buio. La musica mi ha aiutato parecchio nel corso della mia vita da adulto. Anche se sono stato accusato spesso da mia madre di suonare sempre melodie tristi. Ed è davvero così. Lo ammetto. In fondo tutta la mia vita è una triste agonia. Anche quando credevo di poter riemergere grazie ad Anastasia…
“Illuso” la mia voce interna ha ragione. Ho proprio bisogno di parlare con qualcuno, Flynn è da un paio di settimane alle Maldive con la moglie. Non ho mai desiderato tanto vederlo. Riapro gli occhi, ma non capisco subito se la visione angelica che mi appare è reale o meno. Smetto di suonare.
È la realtà. Anastasia è a pochi metri da me. È poggiata al muro con la mano, tenendo la gamba ferita sollevata poco. Ha la mia t-shirt bianca addosso, e i capelli bruni e mossi che le cadono sulle spalle. Mi sorride, e piega la testa di lato. Ricambio il sorriso piano. Purtroppo vederla in questo stato mi fa salire ancora di più un senso di angoscia. Mi alzo e velocemente sono già da lei. La prendo tra le braccia, sollevandola completamente da terra.
<<Forse non hai capito cosa vuol dire riposo, mia dolce Anastasia. Non devi alzarti dal letto senza di me>>
Le dico dolcemente, con ancora il sorriso tra le labbra.
<<Ti ho aspettato, ma non arrivavi. Poi ho sentito il pianoforte>>
La guardo attentamente. Ha sul viso i segni delle lacrime fino al collo. Mi ha aspettato fino ad adesso piangendo. Cammino verso la camera da letto, senza dire niente e portandola in braccio. Salgo con le ginocchia sul letto e delicatamente adagio il suo corpo sul letto.
<<Mi fai un favore? >> le chiedo prendendole il viso tra le mani. Lei annuisce.
<<Se devi piangere, fallo davanti a me. Voglio poterti dare tutto il conforto possibile>>
Mi guarda. I suoi occhi tremano e luccicano. È come se avessi detto una sorta di parola d’ordine per aprire i rubinetti. Anastasia piange silenziosamente, poggiando la testa sul mio petto.
<<Sarei potuta morire. E per tutto il tempo ho pensato a te. Mentre stavo distesa sulla macchina, pensavo se mai avessi avuto la possibilità di rivederti, almeno un’altra volta..>> tira su con il naso <<Come puoi solo pensare che non ti ami come prima? Ho passato i giorni più brutti della mia vita senza te. Oh Dio.. ho pianto così tanto >>
Mi stringe, circondandomi il busto con le braccia. Mi sta sfiorando la schiena, eppure non sento nessun disagio.
<<Oh Anastasia..>>
<<No, fammi finire >> alza gli occhi verso i miei <<Ma certo che voglio vivere con te. Ho esitato perché ho paura di non essere abbastanza, di non essere quello di cui tu hai bisogno>>
<<Anastasia tu sei quello di cui ho bisogno. Vuoi capire una volta per tutte che ho bisogno di te per vivere?>> le porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio <<Non ho mai amato così, non ho mai detto Ti amo, non ho mai provato niente di simile a quello che provo per te. Ti ho amata da quando per la prima volta i tuoi occhi azzurri mi hanno osservato e studiato. Ma allora ero stroppo sciocco per capirlo e avevo paura di queste emozioni. Ma la paura non è niente in confronto al dolore che ho provato nello starti lontano. E stasera sono entrando in bilico tra la disperazione e la morte. Non ero mai stato tanto in pensiero per qualcuno. Voglio starti accanto e voglio prendermi cura di te. Voglio vedere il tuo volto la mattina, accanto al mio letto >>
Le mie parole danno il colpo di grazia ad Anastasia. Stavolta piange e si fa sentire, però con il sorriso tra le labbra. È un pianto di gioia. Le parole mi sono uscite tutte d’un fiato dalla mia bocca, e non ho riflettuto sul fatto che voglio davvero passare il tempo con questa donna, ma per tutta la vita. Sarei disposto a rinunciare a tutto per di averla mia per sempre.
<<Parlavo davvero prima. Devi riposare. Dormi, non voglio ripeterlo>>
Anastasia mi guarda beata e si accovaccia accanto a me. E proprio come la notte scorsa, si addormenta con il mio braccio stretto sul petto. Io però non riesco a dormire. Il pensiero di Susannah mi mette in allerta in continuazione. Ha già provato… ad uccidere Anastasia e potrebbe riprovarci. Questo pensiero mi mette i brividi.
La mattina dopo sono già in cucina, pronto con il completo nero gessato e la camicia bianca di cotone. Mrs Jones sta preparando tutto ciò da me richiesto per Anastasia. Ha riposto tutto su un vassoio di legno. Il cibo ha un aspetto delizioso. Sto per portare la colazione al letto alla mia fidanzata ma il mio telefono mi interrompe. Dopo aver visto il nome sorrido ma alzo gli occhi al cielo.
<<Mamma? >>
<<Ohhh risponde al telefono finalmente. Non so se sentirmi onorata o presa in giro. Christian sono tua madre e non rispondi alle mie telefonate. Perché? E perché non passi mai a trovarci? Io e tuo padre non ti vediamo dalla festa di beneficenza>>
<<Mamma..>>
<<E lo so che c’entra una ragazza. Elliot mi ha detto tutto. Come sta povera piccola? >>
Ricordavo quando fossero stressanti le telefonate, troppo frequenti, di mia madre. Identiche a quelle di Mia tra l’altro. Sono fortunate che gli voglio bene.
<<Sta bene adesso. Anastasia.. è questo il suo nome comunque>>
<<Ooh. Non posso crederci. Hai una fidanzata.. voglio conoscerla. Perché non mi hai mai detto nulla di lei? Oh non importa>>
Ed ecco il motivo per cui sto alla larga da mia madre soprattutto. Ha il maledetto vizio di farsi mille film e progetti per tutto. Sono sicuro che sente già il rumore delle campane e sta gia pensando a cosa farà con i suoi nipoti, semmai ne avrà qualcuno.
<<È stato un piacere mamma, ma sono impegnato e dovrei andare a lavorare..>>
<<Dovresti portarla qui… a cena da noi. Mia torna dopodomani dalla Francia, come ben sai. Potresti portarla a cena>>
“Come non detto”. Decide sempre lei quando riattaccare. Mi fa sorridere.
<<Se Anastasia vorrà certo, dovrebbe riposare. Mamma sono davvero in ritardo>>
<<Chiamo più tardi, vorrei poterle parlare io stessa… sono un medico, e vorrei sapere come procede la guarigione>>
<<Va bene mamma. Arrivederci..>>
<<Come sei formale. Buona giornata caro>>
Chiude la telefonata lasciandomi di ottimo umore. È vero che ho la pecca di essere un tipo solitario e taciturno, e mia madre lo sa benissimo, ma non le è mai importato più di tanto. Quando ritorno in cucina, Mrs Jones si è volatilizzata. Il vassoio è sul bancone, ma… cosa? Il vassoio ha un tocco diverso da prima. Insieme al succo d’arancia, ai pancake e alla frutta, nell’angolo destro c’è un biccolo vaso di cristallo. Una rosa rossa fuoriesce dal collo del vaso. Stringo le labbra. Quindi è questo il romanticismo voluto da una donna? Non so proprio un cazzo di queste cose. Pensavo che il massimo di romanticismo è dire Ti Amo, ma a quanto pare le donne vogliono anche il contorno. Cammino lentamente verso la camera da letto. Anastasia dorme tranquilla. Poggio piano il vassoio sul comodino e lentamente le sfioro le labbra con le mie. Mugola ed apre di poco gli occhi. Mi sorride.
<<Buongiorno piccola..>>
<<Mmh buongiorno Christian>>
Si stiracchia. Mi da l’impressione di un piccolo gattino.
<<Siediti sul tuo bel culetto..>> le dico mentre con una mano prendo il vassoio con il comodino. Anastasia obbedisce.
<<Ahi>> si tiene la gamba.
<<Ti fa tanto male?>>
<<Un poco…ma..>> guarda titubante il vassoio davanti a lei, poi alza un sopracciglio e guarda me. << Sono sicura che con tutto questo cibo potresti sfamare quattro famiglie e poi..>> prende la rosa e se la porta al naso <<Questa non è farina del tuo sacco..>> ridacchia.
“Beccato Grey “.
<<Non ho mai detto di essere un tipo romantico>>
<<Lo so, lo so>>
Sembra amareggiata. “SVEGLIAAAA”. È ovvio che sia amareggiata. Studia letteratura inglese. La Austen, Hardy e le sorelle Brontë l’avranno fatta diventare un inguaribile romantica. La guardo con occhi penetranti. “Attenta Anastasia, potrei anche stupirti un giorno di questi”. Lei mi guarda come se mi avesse letto nel pensiero, scuote la testa e si concentra sulla colazione.
<<Io devo andare a lavoro questa mattina ma torno per pranzo. Tu fai come se fossi..>> rido mostrando i denti, come un ragazzino. <<Dimenticavo che ormai questa è casa tua.
Anastasia diventa paonazza e tortura con i denti il suo succulento labbro. Poi lo molla di botto e si raddrizza, quasi preoccupata.
<<Oh. Non ho vestiti e biancheria intima. Devo andare a casa a prendere qualcosa..>>
“Col cavolo Anastasia”. Senza di me non uscirà di casa. Dirò a Taylor di riempire l’armadio di vestiti per Anastasia, ma meglio non dirle niente. Non voglio litigare.
<<Quando torno, andremo insieme>>
Anastasia sorride e annuisce.
<<Ci vediamo più tardi piccola. Stai a letto per favore e per qualsiasi cosa non esitare a chiamare>>
<<Va bene. A più tardi. Bacio..>>
Allunga la labbra verso di me chiudendo gli occhi. Cerco di non ridere. È buffa ma nello stesso tempo dolce. Le do un piccolo bacio a stampo, mi stacco e ne faccio seguire uno forte, quasi violento. Le prendo il volto tra le mani e spingo le labbra sulle sue. È questo contatto che adoro, e non ne avrò mai abbastanza di lei. Mai.. per tutta la mia vita.
Sono sui sedili posteriori del Suv. Taylor è al posto del guidatore. Siamo in periferia, davanti casa di Susannah. Non sono andato in ufficio stamattina. È vero, ho mentito ad Anastasia ma l’ho fatto solo ed esclusivamente per il suo bene. È stata investita ed ha versato tante lacrime. Non so come reagirebbe se sapesse che era un tentato omicidio. Ho provato a chiamare Susannah, con il numero sconosciuto ovviamente, circa quindici minuti fa. Non ha risposto, e sono sicuro di sapere il perché. Il portone del palazzo si apre…
———–
ANASTASIA
“Che noiaa”. È passata solo un ora da quando Christian è andato a lavoro. Ho parlato per mezz’ora con mia madre e l’altra mezz’ora l’ho impiegata a fissare il soffitto della stanza di Christian. Ehm mia.. nostra? Non posso credere che staro in questa casa, con lui. Cavolo è un passo importante, ci conosciamo da un mese. Eppure ho accettato, e convivo con questo splendido uomo che mi ama. “E che non conosci”
mi ripeto in mente. Tra me e Christian è stato strano fin dall’inizio. È stato un vero e proprio colpo di fulmine. Mi ha amata dalla prima volta che mi ha vista. Ricordo quella sera. Per me era semplicemente un ragazzo bello, troppo bello, bello da impazzire. Ero già attratta da lui… oh e quel minuscolo bacio della buonanotte.. oh e quella mattinata in hotel.. il ballo.. la nostra prima volta.. e quando mi ha detto Ti Amo..Sono pazza di lui. Lo amo, non ho mai amato nessuno e amare lui è un sensazione indescrivibile.
“Uff” sbuffo con la bocca.
Nemmeno ricordare i momenti passati con Christian mi fanno passare il tempo. Decido quindi di alzarmi e perlustrare la casa. “Mr Si fa come dico io” non c’è e non lo verrà mai a sapere. Mi alzo piano dal letto. Sento vibrare tutta la spina dorsale. “Merda, che dolore! “. Il Dott. Evans mi aveva detto che il giorno dopo l’incidente sarebbe stato più faticoso. Ed aveva ragione. Sento dolore ovunque, nel petto, nelle braccia, addirittura anche le orecchie. Avrei voluto passare la giornata appallottolata sul divano abbracciata a Christian, a mangiare popcorn e a guardare film strappalacrime. Cammino zoppicando verso il bagno. Oddio. Ogni volta che entro qui dentro ne resto sbalordita… è grande quanto il mio appartamento. Mi guardo allo specchio. Ho numerose crosticine sul viso, i capelli gonfi e indomabili, la pelle gialla-olivastra. È ufficiale: sono la nuova bambina del film L’Esorcista. Mi lavo la faccia, e i denti. “Mmmh”. Il suo spazzolino ha pure il suo sapore..Ritorno in camera. Sono talmente lenta, che ci metto dieci minuti a fare un passo. Devo vestirmi, ma non ho niente di pulito qui. Quindi mi rifugio dentro la cabina armadio di Christian. È tutto così pulito ed ordinato qui dentro, rispecchia perfettamente Mr Maniaco del controllo. Ho messo una sua camicia, che mi sta a vestitino ovviamente. Un paio di boxer puliti, e dei calzettoni lunghi fino alle ginocchia che fungeranno da scarpe. Mi trascino fino alla cucina perfettamente pulita, bianca e moderna. È vuota, Mrs Jones avrà già fatto tutto. Mi volto verso una porta, l’ufficio di Christian. Non ho voglia di frugare tra le sue cose. Il piano di sopra non è alla mia portata visto la mia gamba, quindi opto per l’ultima porta in fondo, dietro il piano bar. Dopo aver strisciato come una lumaca, arrivo alla porta che apro un secondo dopo. “Oh mio Dio”. I miei polmoni si riempiono e il mio sorriso si allarga. Una biblioteca. Mi sento come Bella quando entra nella biblioteca della Bestia. Aggrotto la fronte. Che paragone. Però pensandoci abbiamo molte somiglianza. Io, piccola donna alla mano che ama leggere ed abita con il padre. Lui, arrogante che vive in un palazzo lussuoso e con un segreto. Anche tu ti trasformerai in un principe Christian?
Faccio scorrere il dito sui libri leggendo i titoli. Ne prendo uno e mi accomodo sulla poltrona, posizionando la gamba sul pouf. Apro la copertina.. Il piccolo principe.
<<Anastasia..>>
Vengo scrollata per le spalle ed apro gli occhi. Christian ha il fiatone, è pallido. Ha le maniche della camicia arrotolate sui bracci. Non è pulito ed ordinato come stamattina. Oh… devo essermi addormentata.
<<Anastasia mi hai fatto prendere un colpo>>
È preoccupato? Perché?
<<Christian.. calmati. Mi annoiavo e ho trovato questa stupenda distrazione>>
Christian si alza con le mani fra i capelli. Cammina avanti e indietro. Si, e decisamente preoccupato. Ma per cosa?
<<Christian c’è qualcosa che non va?>>
<<Nulla che ti riguardi..>> sbotta.
<<Okay>> mi mordo il labbro.
Cosa ho fatto di tanto sbagliato? Ho solo cambiato stanza. Mi sono pure riposata. Christian si siede nella poltrona di fronte. I gomiti sulle ginocchia, la faccia tra le mani. sgrano gli occhi. È impossibile che sia solo preoccupato perché non mi ha trovato nella stanza dove mi aveva lasciato stamattina. È turbato. Forse è successo qualcosa al lavoro. A passo felpato, mi arrampica sulle sue ginocchia sedendomi su di lui.
<<Mi dispiace. Non ti farò preoccupare più..>>
<<Oh Anastasia..>>
Mi abbraccia forte, sento il suo cuore battere ad una velocità indescrivibile. Lo abbraccio anche io, le braccia attorno al suo collo. Restiamo avvolti l’uno contro l’altra per dei minuti interminabili. Prendo il suo volto tra le mani, guardandolo dentro i suoi occhi grigio penetranti. Vorrei tanto sapere cosa sta pensando. Lui è impassibile, i suoi occhi mi osservando e so che sta pensando a qualcosa… di brutto. Non voglio sapere se non vuole che io lo sappia. Lo cerco con tutta me stessa. Le mie labbra cercano le sue e per mia immensa gioia, lui ricambia il mio bacio. E proprio quando le nostre lingue si toccano, e quando i nostri gemiti si fanno più insistenti, lui mi blocca.
<<No>> dice solamente questo.
<<Christian fa l’amore con me>> la mia voce è un lamento.
<<Anastasia sei reduce di un incidente.. no.. non posso >>
“Oh per quanto ancora dovrà durare?”. Ho già avuto il mio rifiuto ieri sera, anche adesso no. Ho bisogno di sapere che va tutto bene e so che Christian comunica con il sesso.
<< È colpa mia? Ho fatto qualcosa che non dovevo fare? Ti faccio impressione con tutti questi tagli nel viso? >>
Non so più cosa pensare.
<<Anastasia ma cosa stai dicendo? Non hai fatto niente e non sono sicuramente le tue cicatrici ad essere meno attraente. Ho solo avuto una brutta mattinata, poi non ti ho trovato dove ti avevo lasciato. Cazzo Anastasia.. non fai mai quello che ti si dice. Mi sono rotto!>>
Urla e, di peso, mi prende e mi mette sull’altra poltrona, esattamente come ieri sera mia ha scaraventato sul letto. Cammina veloce verso la porta e la chiude sbattendola forte, facendomi trasalire. Resto a bocca aperta… ovviamente c’è qualcosa che non va e lui non vuole dirmelo. Resto li, accovacciata sulla poltrona a piangere..
(CARISSIMI LETTORI, SPERO VOGLIATE PERDONARE QUESTI MIEI PICCOLI CAPITOLI MA STO AVENDO MOLTISSIME VISITE MEDICHE.. ERO CONVINTA DI AVERE DEI PROBLEMI DI INTOSSICAZIONE E DI PRESSIONE BASSA… INVECE.. HO L’ULTIMA VISITA LUNEDÌ, SE TUTTO VA BENE VI RACCONTERÒ LA MIA ODISSEA FINITA IN BELLEZZA. DA SABATO PROSSIMO TORNERANNO I CAPITOLONIIIIII… LO GIURO! GRAZIE MILLE A TUTTE VOI CHE MI SEGUITE. UN GRANDE ABBRACCIO… GRAZIHELE )
Quindi domani niente capitolo ?😭
Comunque bellissimo 😍
No domani no.. ma tranquilla.. sto già lavorando per sabato. Un capitoloneee 😍
Non ti preoccupare va bene così l”importante è la salute!!!! poi vuoi toglierci l”ansia dell”attesa?Cmq è un bel capitolo con del thriller…brava ci sai fare come sempre. riguardati
Grazie mille Anna ❤
Mi dispiace che non stai bene spero non sia nulla di grave Rimettiti presto mi raccomando anche perché sei la nostra droga settimanale 😉 come sempre bravissima e bellissimo capitolo
Ma grazie infiniteeeee 😚
nooooo e adesso come faccio ad aspettare 8 giorni dopo questo finale bomba?! Comunque capitolo molto intenso, e originale la similitudine con la Bella e la Bestia, veramente azzeccata! Spero sabato arrivi presto 🙂
Sabato ci sarà un bel botto. Mi farò perdonare. Grazie ♡
bellissima questa storia, sempre più intrigante. Anastasia e cristian come li metti, metti fanno sempre scalpore. … sono contenta per te che sia finita in bellezza, sei forse incinta? ¤♡♡♡♡♡♡♡ Kiss Kiss
Mmh.. vi farò sapere sabato prossimo. Promesso ♡
Non preoccuparti..l’importante è che tu ti riprenda e che stia bene☺anche queste piccole chicche ci fanno contente..riprenditi presto😊a sabato per il prossimo capitolo😘
Grazie mille davvero ma ci tengo a fare un ottimo lavoro. A sabato ♡
Comunque anche se corti sono belli non ti preoccupare e occupati di te curati ciao alla prossima settimana 😚😚😚😚😚😚
Grazie mille ♡
Per prima cosa ti auguro di rimetterti ! Complimenti sei davvero bravissima. Quwsta storia mi ha catturata dal primo capitolo…aspetto il Sabato con ansia ormai! Continua così ..sei grande!!! 😉
Spero di non deluderti mai davvero 😘
capitoloni…..capitolini….. quando sono ben scritti è un vero piacere leggerli ma……. mi farebbe + piacere avere buone notizie sulla tua salute………..rimettiti presto CIAO !!!!
Hai ragione ma fa anche piacere leggere taaaanto e non solo un assaggio. Comunque sabato vi farò sapere ♡
Bellissimo come sempre <3
Rimettiti in forma Grazihele e spero ci porterai buone notizie sulla tua salute 🙂 spero di aver capito bene 😉
Un bacione!
Eh si credo che tu abbia capito. A sabato… grazie 😍
Ah che bella notizia <3
Mi emoziono sempre 😀
Leggendo questo capitolo mi sono venuti i brividi..e penso anche io di aver capito quale era il tuo ‘ problema’se così si può chiamare !! Buona giornata e sempre Complimenti!! Ci scriviamo sabato..NON VEDO L’ORA!!!
Grazie mille.. a sabato ♡
Ti faccio i miei più sinceri complimenti perché questo capitolo dal inizio alla fine è uno spettacolo!! Anzi tutta la storia dal inizio alla fine è uno spettacolo!! Sei davvero bravissima!! Per favore non smettere di scrivere 🙂 e grazie per tutto!!
Riprenditi presto e dacci buone notizie riguardo la tua salute 😘😘😘
Non ci penso nemmeno a smettere!!! Grazie infinite 😍
Grazie a te che ci rendi partecipe di una cosa talmente stupenda 😍
Tranquilla cara la salute prima di tutto 😘
Complimenti per il capitolo corto ma pieno di emozioni sei molto brava e questa versione di A e C mi piace molto , non ve s o l’ora di leggere il seguito un bacio e al prossimo capitolo.
😀😀😀
Grazie mille.. un bacione
Wow non ci sono parole il capitolo e pazzesco sei bravissima 😚 rimettiti presto 😚 aspetto con ansia il prossimo capitolo 😘
A sabato.. grazie ♡
Tesoro non ti preoccupare….noi possiamo aspettare….prima pensa a rimetterti in forma…ti vogliamo in salute.😙….bravissima….come sempre…😍❤
Grazieeeee tesoro un bacio grosso
Ciao cara G, spero tu possa risolvere i tuoi problemi con facilità 😉 e in quanto al capitolo beh brillante come sempre 😘😍 a sabato e ancora auguroni ed in bocca al lupo per la tua ODISSEA 😉😉😉
♡♡♡ grazie ♡♡
Ciao!!!
Volevo farti i complimenti.. scrivi dei capitoli molto belli e appassionanti. Questa storia mi piace tantissimo, mi sta davvero coinvolgendo molto!!!
Spero che tu ti rimetta presto e che tutto si risolva per il meglio..
Baci <3
Grazie mille davvero.. a sabato ♡
Ciao ero rimasta indietro… anche io ti faccio i miei auguri e i complimenti per questo capitolo che mi é molto piaciuto, brava!
Grazie davvero tanto 😘
Sono riuscita a finire il capitolo solo stamattina. ..chiedo scusa x l’assenza ma problemi con la salute dei miei cari mi ha tenuto molto occupata…Inizio col farti tanti auguri x la tua salute (che a quanto ho capito si tratterebbe di un nuovo arrivo…) e x la storia che fai diventare sempre più intrigante x aver mantenuto in C il lato irascibile e oscuro che tanto mi ha preso….ragazze ieri x lafesta della mamma sono stata a Piacenza dalla Madonna delle Rose nn so di che religione siate ma se nn vi offendete ho fatti una preghiera x tt le ragazze di questo fantastico gruppo…un abbraccio a tutte e una coccola speciale per G….
Grazie Tina un pensiero dolcissimo da parte tua 😘😘
Anche Se in ritardo vorrei fare gli auguri a tutte le mamme qui presenti e non solo 😍😍
Un bacio
Grazie di cuore per tutto! Sei dolcissima ❤
uffa pero bello ANZI belllissimo aspetto la settimana prossima con pazienza 🙂
Sabato facciamo il botto! ♡
spero che vada tutto bene, la tua fiction mi ha preso moltissimo, prendila comoda e pensa soprattutto a stare bene, un abbraccio.
Baroleto
Si.. la mia salute è ok adesso. Grazie mille ♡
ciao!
Scusa se non ho commentato prima ma ho avuto veramente poco tempo libero.
Allora…forse c’è stata una parte dove mi sono spiegata male la settimana scorsa:Anche io penso che Cristian non si a un animale,non avrebbe mai fatto sesso con Anastasia con quelle condizioni.
Poi io non volevo assolutamente criticare la tua storia ho semplicemente espresso ciò che mi lascia un po’ perplessa,ma non che non mi piacesse la sua storia affatto perché mi piace veramente tanto.
Diciamo che questo era più ingerimento che un commento hai capito quello lo farò domani xD.
E…non so ho capito male forse,ma aspetti un bambino?
Scusa la domanda indiscreta ma sono veramente curiosa!
Baci,Ginevra.