E' NATO – Parte prima
Un saluto
Care ragazze,
dopo diversi mesi ritorno finalmente da voi, mi dispiace essere stata così assente ma ho avuto davvero molto lavoro e molti impegni di carattere personale. Oggi voglio condividere con voi, con chi ha più apprezzato le Cinquanta sfumature di amnesia, un nuovo lavoro che è rimasto bloccato a metà da molto tempo. La mia idea iniziale era quella di pubblicarlo nel mese di maggio, facendolo riferire alla nascita di Teddy, ma ci ho dovuto rinunciare; pertanto non mi sembra male farlo coincidere con il compleanno di Christian. Si tratta di un racconto in due puntate il cui argomento scoprirete prestissimo. Che dire? Spero che vi faccia piacere leggere qualcosa di mio e, soprattuto, che vi faccia emozionare almeno un po’.
Vi abbraccio
A presto
Andromaca
È nato.
Mio figlio.
MIO. FIGLIO.
Adesso tutto è cambiato. Tutto il resto assume una prospettiva diversa. È così piccolo e indifeso. Così fragile. Eppure così importante. Il centro del mio universo. Il centro dell’universo mio e di Ana.
Usciti dalla sala parto, siamo appena arrivati nella camera dove Ana e nostro figlio resteranno alcuni giorni prima di fare ritorno a casa. Mia moglie è esausta, le doglie e il rischio che ha corso l’hanno sfinita; come se non bastasse si aggiungono i dolori post-operatori, dato che alla fine le hanno dovuto fare il taglio cesareo. Ha la flebo attaccata al braccio sinistro e con il destro tiene il bambino stretto a sé. Hanno detto che è importante che la mamma lo tenga subito vicino perché il contatto pelle a pelle tra di loro calmerà entrambi e li aiuterà a sentirsi in piena sintonia l’uno con l’altra fin da subito. Ci sono ancora un’infermiera e l’ostetrica che ci hanno assistito mentre Ana si spostava dalla barella al letto.
«Mrs. Grey, potrebbe provare ad allattarlo.»
Cosa? Dio! È già ora? Ma lei è così stanca. Non dovrebbe riposare un po’?
«Davvero? Posso già farlo?»
Ana sembra di tutt’altro avviso rispetto a me. Sembra essersi ridestata all’improvviso all’idea di dover attaccare il bambino al suo seno.
«Certo, iniziare ad allattare fin da subito ha molti benefici: stimola la produzione di latte, rilascia nel suo corpo ossitocina che fa contrarre l’utero, produce il colostro che è il primo alimento secreto dalla ghiandole ed è ottimo per il sistema immunitario del bimbo, e in più favorisce il processo fisico, emozionale e relazionale tra voi due.»
Quasi quasi sono invidioso.
«Come…?» Chiede Ana, ma viene interrotta dall’ostetrica.
«Le spiego subito come fare.» Io sono come paralizzato per quello che sta succedendo.
«Può restare sdraiata, per via dei punti di sutura. E poi deve fare attenzione alla flebo.»
«Sì.»
«Mr. Grey, se la sente di aiutare sua moglie?»
Cosa? Dio, no! No che non me la sento! Sono terrorizzato.
Rimango interdetto per qualche secondo di troppo. La dolce voce di mia moglie mi riporta sulla terra.
«Christian?»
«Io… io… Certo. Cosa devo fare?»
«Prenda il bambino e lo posizioni in modo che possa attaccarsi al seno. Lei, signora, scopra il seno. Ora, Mr. Grey, avvicini la bocca al capezzolo. Lasci che esplori il seno in modo calmo e paziente.»
La bocca? La mia bocca? No, certo che no. Il bambino, Grey. Cerca di tenere a bada il pervertito che è in te.
Con molta cautela appoggio la testa di mio figlio sul seno destro di Ana, gli faccio avvicinare la bocca e dopo qualche tentativo andato a vuoto, lui trova il capezzolo e comincia a succhiare come se lo avesse sempre fatto.
«Oh, mio Dio, è incredibile!» Esclamiamo io e Ana.
«No, è la cosa più naturale al mondo. In effetti, la suzione è un’eredità innata.» Dice l’infermiera in tono molto garbato.
«Ora vi lasciamo soli. Siete perfettamente in grado di cavarvela, voi tre. Appena avrà finito, lo potrete mettere nella culla dove dormirà per qualche ora. Mr. Grey, dato che sua moglie deve restare sdraiata, non può vedere bene cosa fa il piccolino. Lei dovrebbe assicurarsi che vada tutto bene, che il nasino sia libero di respirare e che niente vada a interferire con l’incisione dell’intervento. »
«Lo farò, può contare su di me.»
«Non avevo dubbi.»
«Neanch’io avevo dubbi.» Interviene Ana, facendomi un sorriso pieno di sottintesi.
«Se Theodore tra un po’ smetterà di succhiare, provate a farlo attaccare di nuovo. Ma se succhia un po’ e poi si allontana vuol dire che non c’è più latte, perciò dovete spostarlo dall’altro lato.»
«D’accordo.» Rispondo annuendo con convinzione.
«Per qualunque difficoltà potete chiamarci. A più tardi.»
«A più tardi, grazie.» Risponde Ana, gentile come sempre.
Ci guardiamo, sorridendoci, persi l’uno nell’altra. Mentre lui, Theodore, mio figlio,continua a suggere.
«Christian perché non ti siedi? Anche tu devi essere molto stanco.» Dice mia moglie, premurosa.
«Ana, tu pensi che io possa lasciarti solo per un attimo, il tempo di prendere una sedia?»
Ana sorride per la mia ansia.
«Certo, sono perfettamente in grado di tenere questo frugoletto per qualche secondo. Non cominciare a fare il papà apprensivo.» Mi sussurra con un sorriso dolce e ironico.
Posiziono la sedia accanto al letto dal lato dove c’è il bambino. Lo osservo, con un dito gli accarezzo una manina e lui fa una cosa che mi stupisce. Afferra il mio dito e lo stringe.
«Ana, guarda. Guarda come stringe.» Dico con più entusiasmo del dovuto. Lei sorride intenerita.
«Sei emozionato, Mr. Grey?»
«Emozionato ed estasiato.» Le accarezzo i capelli creando così un contatto che ci unisce tutti e tre. La bacio dolcemente sulle labbra e poi poso un lieve bacio anche sulla tempia di nostro figlio.
«Quanto sei dolce, Christian. Ti amo tanto.»
«Ti amo tanto anch’io.»
Ad un tratto Ana sussulta. «Ahi!»
«Cosa c’è?»
«Non preoccuparti. È solo che questo piccolino è un po’… mordace.» Dice ridendo. Anch’io rido. «Ha voluto attirare l’attenzione su di sé. Lo stavamo trascurando.»
«Be’, ne ha tutte le ragioni, dopo tutto è la sua… prima colazione.»
Dopo minuti, Ana continua a sorridere, mentre ammira lo splendore che è Theodore Raymond Grey; lui sta con gli occhi chiusi, forse dorme, ignaro di tutto, dimentico del pianto con cui è venuto al mondo. E io. Adesso io sono seduto sul bordo del letto, di fianco alla mia adorata Anastasia, una mano ad accarezzarle una guancia, un’altra sotto la testa di nostro figlio.
«Christian, non è bellissimo?» Mi chiede ancora, in un sussurro per non disturbare il sonno del piccolino. Gli occhi lucidi di emozione. Le bacio la fronte con tenerezza.
«Molto più che bellissimo. È una meraviglia… un miracolo.»
«Sì… un miracolo.» Posa un bacio leggero sulle mie labbra quando si accorge che anche i miei occhi sono lucidi.
«Grazie, Ana.»
«Grazie a te. Non avrei potuto farlo da sola.» Il suo sorriso mi emoziona.
Dopo che Ana ha finito di allattare Theodore, ha voluto tenerlo ancora con sé, benché io abbia molto insistito per metterlo nella culla. Ed ora sono imbambolato a guardarli.
Che visione! Li osservo mentre lei lo culla dolcemente tra le braccia: Ana ha un sorriso estatico, è esausta per lo sforzo e per le sofferenze del parto, per l’anestesia… per il rischio che ha corso.
Cristo! Ho avuto una paura fottuta.
Ho seriamente temuto di perderla, per la sua ostinazione ad avere il parto naturale. Nel momento in cui mi ha detto con un filo di voce di amarmi, ho avuto la sensazione che volesse darmi il suo estremo saluto. Adesso tutto è dimenticato. Tutto è al suo posto.
Abbiamo deciso di usufruire del rooming in, perciò il piccolo resterà in camera con la mamma, invece che insieme ad altri neonati in nursery. Penso che sia la cosa migliore tenere il bambino qui, così lo potremo tenere sott’occhio tutto il tempo, mentre saperlo in un’anonima stanza con degli sconosciuti mi avrebbe reso nervoso fino all’esasperazione. Sarei impazzito al pensiero di saperlo lì, lontano da me e da mia moglie.
Con un abbraccio avvolgo teneramente entrambi. Bacio Ana su una guancia e lei ricambia, poi posa le sue labbra sulle mie e ci baciamo con molta dolcezza, a lungo. E mi sento felice, completo, finalmente, definitivamente, completamente libero. Anastasia mi ha aiutato a uscire dalle tenebre in cui ho vissuto per tutta la vita, ma adesso con l’arrivo di nostro figlio sono sicuro di esserne fuori per sempre. È come se lui fosse l’incarnazione della speranza, del futuro, un futuro pieno di luce.
Restiamo abbracciati, mia moglie poggia la testa sul mio mento, mentre io le do dei baci sui capelli. Non riesco ad immaginare niente di più bello, niente di più intimo e intenso.
D’un tratto il rumore della porta che si apre e un colpo di tosse ci fa sussultare.
Chi viene a rompere i …?
Il momento magico viene interrotto da un’infermiera, è in imbarazzo perché sa che sta disturbando.
Fai bene a essere a disagio. Esci subito di qui!
Ma lei non se ne va.
«Ehm… chiedo scusa, ma è arrivato il momento di portare il vostro bambino in ambulatorio, dobbiamo fare degli esami. Il pediatra lo sta aspettando.»
«Esami? Che esami? C’è qualcosa che non va?»
«No, Christian, sono gli esami che si fanno sempre nelle prime ore di vita. Lo screening metabolico, l’esame di occhi e orecchie, la manovra di Ortolani…» Ana sembra aver divorato l’enciclopedia medica, ma io non mi fido. Prendo il cellulare e chiamo mia madre che mi rassicura subito, dicendo che il medico che segue mio figlio è più che affidabile e promettendo che tra pochi minuti raggiungerà il collega. Ana mi guarda con disapprovazione, ma me ne frego.
«Ok, lo può portare. Dica al dottor Brown di aspettare mia madre, la dottoressa Trevelyan Grey che vuole assistere ai controlli.»
Anche l’infermiera mi guarda con disapprovazione. Ma come si permette?
Quando restiamo soli, io e Ana, ritorno accanto a lei.
«Perché non dormi un po’? Sei esausta.»
«E tu? Anche tu sei stanco. Vai a casa a riposarti.»
«Vuoi mandarmi via, Mrs. Grey? Ora che c’è Theodore, vuoi sbarazzarti di me?» Doveva essere una battuta, ma l’espressione di mia moglie mi dice che lei l’ha presa sul serio. Forse dopo tutte le volte in cui ho espresso il mio timore che avrebbe preferito nostro figlio a me, non vuole che si scherzi su questo.
«Ana, stavo scherzando. Forse è stata una battuta di cattivo gusto, ma…»
«Christian…» Fa per alzarsi, ma il suo viso diventa una maschera di dolore.
«Ana! Cristo santo! Sta’ ferma, per favore. Ti farai male.» Si rimette giù, ma la sua mano sale dal mio collo alla guancia, mi accarezza, mentre i suoi dolcissimi occhi sono fissi nei miei. Come sotto ipnosi, non riesco a distogliere lo sguardo da lei.
«Christian, non dirlo neanche per scherzo. Adesso siamo in tre, ma io ti amo tantissimo, forse più di prima. Ho visto come ti sei comportato durante la gravidanza. Vedo come ti comporti adesso con nostro figlio e con me. Sei un bravissimo papà. E io ti amo tantissimo, se possibile, più di prima. Non siamo più solo noi due, siamo tre, ma l’amore che ci unisce si è moltiplicato. Anche per te è così. Lo so.»
Le mie dita giocano con una ciocca dei suoi capelli, in un movimento automatico. Io annuisco perché rimango senza parole di fronte a questa donna straordinaria, di fronte alla sua forza e all’amore di cui è capace.
«Come fai? Come fai a dire sempre la cosa giusta al momento giusto?»
«È perché dico la verità. E perché ti conosco molto bene. Meglio di quanto tu conosca te stesso.»
«Verissimo.»
«Tu pensi sempre il peggio di te e di tutto ciò che riguarda te.»
«Adesso basta.» Le dico dolcemente, mentre le accarezzo le labbra con la punta dell’indice. «Basta. Devi riposare e non preoccuparti di me… io sono grande e grosso e so prendermi cura di me.» Riesce a stento a tenere gli occhi aperti.
«Proverò ad addormentarmi solo se tu mi prometti che andrai a casa a riposarti e a cambiarti.»
«Questo non lo farò mai. Non vi lascerò soli qui. Ti posso promettere che dormirò su quel divano e che mi farò portare dei vestiti puliti da Taylor.»
«Ma noi stiamo bene. Siamo al sicuro qui.»
«Ana, no. Non me ne vado. Adesso dormi.»
«Mmh.» Mugugna e non dice niente perché è talmente stanca che si addormenta immediatamente, mentre io resto seduto accanto al suo letto a guardarla. Solo adesso mi rendo conto di quanto sono stanco, ma non voglio allontanarmi, poggio le braccia e la testa sul bordo del letto e chiudo gli occhi. Non voglio dormire, solo riposarmi per qualche minuto.
Mi sveglio e per qualche istante non capisco dove mi trovo, poi la realtà di botto fa luce nella mia testa: sono in ospedale, è nato mio figlio. Guardo l’orologio e facendo un rapido calcolo capisco di aver dormito più di due ore. Qualcuno mi ha coperto le spalle con una coperta.
Dio! Teddy!
Non può essere ancora in ambulatorio, dovrebbero averlo riportato qui in camera. Mi alzo per andare a controllare e, passando accanto alla culla, lo vedo lì che dorme come un angelo e non posso fare a meno di immaginare il suo futuro. Lui sarà un bambino felice, protetto, amato. Nessuno gli potrà fare del male, nessuno lo prenderà a calci, nessuno spegnerà delle sigarette sul suo petto o sulla sua schiena, nessuno abuserà di lui. Io veglierò su di lui perché questo non accada. Lo proteggerò da qualunque pericolo.
Ma la consolazione che mi viene da queste considerazioni dura molto poco perché nella mia testa si fa strada, strisciando subdolamente, un terribile dubbio. La mia paura più grande: chi lo proteggerà da me?
Se dovessero riemergere i miei impulsi. Se io dovessi non essere capace di dominarli. Se arrivassi a fargli del male. Dio, non posso neanche immaginare questa eventualità. Ma so che potrei esserne capace. L’unica speranza per me è Anastasia. Lei dovrà vigilare su di me e su nostro figlio e sugli altri figli che avremo. Solo lei può farcela.
Il rumore della porta che si apre mi risveglia dai miei pensieri, ma non riesco a distogliere lo sguardo da mio figlio né a staccare la mano dal suo viso che accarezzo con la punta delle dita.
Dopo che sono trascorsi dei secondi o minuti, mi decido ad alzare la testa girandomi verso la porta.
«Oh, Christian!» Mia madre con gli occhi lucidi e una mano sul cuore mi fissa come imbambolata.
«Christian, è una tale emozione vederti così preso da quel frugoletto.» Ha la voce tremante, mentre a passi lenti si fa strada verso di me e io la accolgo tra le mie braccia. Piange sul mio petto.
«Mamma…»
«Christian, sono così felice per te… e così orgogliosa.»
«Mamma, non piangere.» Si discosta da me e si asciuga gli occhi.
«Siete così belli.» Mi stringe di nuovo in un abbraccio e rimane così. Adoro questa donna e vederla così emozionata e felice per me è un grande motivo di gioia.
«Come è andata con il pediatra che ha visitato mio figlio?»
«Che bello sentirti dire quelle parole: “mio figlio”… e vedere quella luce nei tuoi occhi.»
«Piace anche a me. Mio figlio, mio figlio.»
Fa un sorriso dolce e riprende a parlare.
«Tutto è andato bene. Tuo figlio è sano come un pesce.»
«Grazie a Dio.» Emetto un sospiro di sollievo.
«Come sta Ana?»
«Sta dormendo, finalmente. Era stremata.»
«Lo immagino. E tu? Non sei stanco?»
«Ho dormito un paio d’ore, appoggiato al letto.»
«Lo so.» Mi rivolge un sorriso dolce, mentre mi accarezza una guancia con dita delicate.
«Sei stata tu a mettermi la coperta sulle spalle, vero?»
Annuisce con un sorriso. «Papà, Mia, Elliot, Raymond, Kate, Taylor, Gail sono in sala d’attesa. Non vedono l’ora di abbracciarti per farti gli auguri, perché non vai da loro? Resto io qui. Volevano entrare ma gliel’ho impedito perché non volevo che disturbassero il vostro sonno. Puoi dire loro che li chiamerai appena Ana si sarà svegliata. Raymond freme per vedere la figlia.»
«Ok, vado.» La abbraccio ancora prima di uscire per andare incontro alla mia famiglia festante.
Dopo aver incontrato i miei parenti in sala d’attesa, dopo che mi hanno letteralmente assalito con abbracci, baci, pacche sulle spalle, sono di nuovo nella camera di Ana. Lei sta ancora dormendo come Teddy, le accarezzo il viso e le poso un bacio sulla fronte, ma quando sento un lieve lamento provenire dalla culla, mi precipito e trovo mio figlio che si agita un po’, apre e richiude gli occhi e fa un sorriso. Il suo primo sorriso. E vederlo mi gonfia il cuore di gioia e d’amore. Lo so che è una specie di riflesso incondizionato… insomma non è un vero sorriso, ma è la cosa più bella che abbia mai visto.
Mi chiamerà papà.
Papà.
Una sola parola.
Come può una sola parola contenere così tanto? Così tanta angoscia, responsabilità e dubbi? Un tale desiderio di proteggere e mantenere al sicuro? Un tale bisogno di rendere il mondo un luogo migliore e più sicuro per lui e per gli altri figli che avremo, io e Ana? Come può una parola contenere così tanto amore?
Papà.
Assaporo la quiete dentro di me. Sono l’uomo più fortunato al mondo. Dopo tanti anni in cui ho brancolato nel buio della perversione, rischiando di rimanerci invischiato per sempre, finalmente ho trovato la mia ragione per vivere. Mia moglie e mio figlio. La mia adorata famiglia.
E così, esausto, ma felice, mi sdraio sul divano e finalmente crollo in un sonno ristoratore.
ANDROMACA
Uuuuuuuu Andrimacaaaaa ciaooooooooo purtroppo vado di fretta e non posso proprio leggere ma appena torno a casa me lo gusto con calma … Non potevo non salutarti all’istante …. Che bellooooooo😃😃😃
A più tardi tesoroooo 😘😘😘❤️❤️❤️😘😘😘
Che fantastica sorpresa! Bentornata
Bellissimo come da aspettative passate brava e ben tornata ora aspettiamo il secondo episodio 😉
Non ho parole
Sono mamma di due splendide bimbe e grazie a te mentre leggevo ho rivissuto quei momenti indimenticabili che racchiudono la nascita di un figlio .
Meglio di cosi non potevi raccontarlo è stato davvero molto emozionante , come sempre complimenti per come scrivi sei bravissima e BEN TORNATA si iniziava a sentire un po’ troppo la tua assenza 🙂 🙂 🙂
wowww…che bello
Bentornata!!
😍😍😍
Molto emozionante :), bravissima! Non vedo l’ora di leggere il seguito, ma non so se ho capito bene, avrà solo due capitoli?
Tesooroooo mi hai fatto emozionare….io ho solo una bimba ma spero di ripetere presto questa bellissima esperienza che è dare alla luce un bambino….meraviglioso. …ti abbraccio ❤
GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE! Stupendo ritorno il tuo. Delicato (Mr Grey quasi irriconoscibile, ma ugualmnete sexy), vibrante, emozionante….Bentornata Andromaca!
Bellissimo, sei bravissima e ti prego non fermarti a solo due capitoli!!! sei una goduria alla vista
Carissima Andromaca Felice di riaverti con noi!!!!!!!
Non poteva essere un ritorno più bello e dolce di questo…..grazie……perché le emozioni e le paure di Christian legate alla nascita di Teddy la James c’è le ha fatte solo assaporare mentre tu ci hai dimostrato ancora una volta quanto amore c’è nel cuore di questo uomo complicatissimo ma meraviglioso!!!!!!! E di quanto noi possiamo amarlo ancora di più.
Un grande abbraccio e un saluto a tutte voi ragazze.
Dico solo….waooooooooooo…mio dio con amnesia sei stara straordinaria…..ma anche con questo….waoooooooo…….mio dio…una rientrata con il botto!!!! Brava!!!!
wow.. che emozione.. da brividi !! Complimenti Andromaca .
Non ho ancora avuto il piacere di leggere “cinquanta sfumature di amnesia” .. credo di dover rimediare velocemente .. anche perchè se le premesse sono queste posso solo immaginare cosa mi aspetta !! 😉
Bellissimo!!!
Si Allegra devi assolutamente te ne innamorerai… <3
Andromaca che sorpresa fantastica e che emozione leggere questo nuovo lavoro ❤
Grazie mille per averlo condiviso con noi 😘
Cara Andromaca ciao Ben tornata ,il primo capitolo e veramente splendido .spero di cuore che dopo il 2 ci siano ancora 3 4 5 sei cosi brava a scrivere le Fan fiction .Forse ti ho chiesto troppo scusami.Comunque grazie 1000 lory 1952
Andromaca BEN TORNATA!!!! Ci sei mancata un sacco
Un racconto mozzafiato io ho un fratellissimo di un mese e leggere questo racconto pieno di emozioni mi ha fatto ricordare quel giorno bellissimo sei bravissima il tuo racconto e stupendo
Complimenti bravissima attendo con ansia il continuo ❤❤❤❤❤❤❤❤
Io sono sempre più convinta che voi abbiate sbagliato lavoro… Non so che lavoro fai nella vita, ma fidati che tu devi scrivere un libro.. Perché sei spettacolare… Bravissima Andromaca… Leggere i tuoi racconti come quelli di Anita è sempre un immenso piacere. Grazie davvero. Un bacio e bravissima 😃😃
Bentornata!!! Brava come sempre !! Anch’io spero che ci sia un capitolo in più. ….x fortuna hai scritto questa meraviglia hai rotto l’attesa dei capitoli di Anita e Grazihele ci hai dato un po’ di ossigeno! Grazie
Mamma mia….. Non me l’aspettavo, mi sono troppo emozionata!! Sei stata bravissima con l’amnesia e con questo racconto l’hai confermato. Bello bello…. È troppo dolce Mr Grey. Quando esce il continuo??
Mamma mia che bello che emozione sei bravissima Andomeca quando pubblichi la seconda parte non vedo l’ora complimenti ancora ci sei mancata 😚😚😚😚😚
Be devo dire che sei tornata col botto …
Avevo qualche dubbio su questo ??? Assolutamente no …
Che tenerezza mi fa Christian … Un uomo che a sofferto molto e che finalmente ora ha tutto ciò di kui ha bisogno !!!
Penso che hai fatto un ottimo lavoro nell’esprimere i pensieri di Christian sulla nascita del piccolo !!!
Il tuo ritorno è stata una piacevolissima sorpresa è come sempre non ci hai deluse !!! 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
Bravissima come sempre 😍💝😘
Come sempre mi emoziono tantissimo a leggere i vostri commenti. Le vostre parole mi riempiono di gioia, dite che vi sono mancata e anche voi mi siete mancate… Moltissimo. L’attesa e poi il momento in cui leggo cosa pensate del mio lavoro sono impagabili. È stato molto difficile per me scrivere della nascita di Teddy e dei sentimenti forti e profondi che Christian prova: l’idea mi è venuta dalle richieste di alcune di voi che desideravano che io continuassi l’amnesia fino all’arrivo del primogenito di A e C, perciò ho cominciato a immaginare cosa avrebbe potuto pensare e sentire un padre così tormentato è pieno d’amore come il nostro Mr. Grey, ma ad un certo punto mi sono bloccata e non riuscivo più a proseguire, ho faticato molto per riprendere e dare uno sviluppo alla storia. Ora, qualcuna di voi mi ha scritto che leggere questo racconto le ha riportato alla memoria i momenti della nascita dei propri figli. Che dire? Grazie. Io non ho figli, non so cosa si prova a diventare genitori (e forse per questo è stato tanto complicato scrivere una cosa del genere), però se è vero che vi ho emozionato, posso ritenermi soddisfatta.
Vi ringrazio ancora, di cuore, e vi do appuntamento al prossimo episodio.
Baci ❤️
A quando il prossimo episodio??????
Che fantastica Sorpresa!!!!! È bellissimo ❤❤❤
Grazie e ben tornata 😘
Questa è una sorpresa con i fiocchi !!!!!! Anzi con il fiocco azzurro della nascita del piccolo teddy♥♥♥♥Andromaca era ora che tornassi da noi sinceramente ho sentito la tua mancanza e non immagini che piacere mi ha fatto leggere della nascita del piccolino…dolce dolce il nostro dominatore …che uomo!!!! Grazie di cuore! !!!!!
Stupendo che dire da rimanere senza parole … Bravissima continua cosi😘😍
troppo bellaaaaaaaaaaaa!!! sono già in lacrime 🙂 bravissima 🙂
bello bello bello ke emozione
Quanto mi sei mancata andromaca!!quanta tenerezza in questa storia..mi hai fatto proprio sciogliere il cuore😍bravissima❤non vedo l’ora di leggere la seconda parte😊
Grazie per averci fatto questo bellissimo regalo, E’ Nato è stupendo, non so come fai, deve essere un dono di natura ma, sei riuscita a mettere tutte quelle emozioni che sicuramente un uomo innamorato riesce a provare quando diventa papà, una sola semplice parola, ma che ti cambia totalmente la vita. Sono davvero contenta. Ben tornata da noi, ti stavamo aspettando. <3
Bellissimo questa scena, molto toccante e significativa. Solo una cosa non ho capito, avevi intenzione di creare una storia ? Magari un seguito di quello che potrebbe essere la vita di Christian e Anastasia dopo la nascita di Teddy ?
Spero che ti prenda in considerazione questa opzione, perché sei talmente brava a scrivere. E poi la parte di Christan scriverla non è nemmeno facile.
Alla prossima
Nina960
Bentornata. Bellissimo racconto, come sempre sei bravissima a descrivere le varie emozioni sia di gioia che di dolore. Non vedo l’ora di leggere il secondo. Baci baci.
Ben tornata!!! Io ho adorato 50 sfumature di amnesia, l’ho letto due volte è chissà… Questo primo capitolo é stato molto dolce e toccante e anche a me ha riportato alla memoria la nascita di mio figlio. Viene fuori il lato protettivo di Christian e quel suo credere di nn meritare di essere felice. Aspetto con impazienza il secondo capitolo. Grazie
Ciao Andromaca,bentornata!
Ciao a tutte!
Ho letto e riletto con tantissima emozione ed anche con qualche lacrima Cinquanta sfumature di amnesia ed oggi ho trovato questa bellissima nuova sorpresa.
Grazie di cuore e continua a farci sognare,sei bravissimaaaa!!😍😍😍
Bentornata 🙂 veramente bello non vedo l’ora di leggere la seconda parte come al solito non ti smentisci mai brava 😉
Ringrazio ancora tutte voi, siete troppo buone con me.
Mi siete mancate, davvero tanto e me ne rendo conto soprattutto adesso, mi piacerebbe riprendere appuntamenti fissi con Anita e con voi, magari con una storia originale. Ma molte cose mi impediscono o, per meglio dire, mi rendono difficile dedicarmi ad una storia lunga, ma non è detta l’ultima parola.
Vi ringrazio di nuovo per l’incoraggiamento che mi date sempre.
Baci <3
Waw che emozione é bellissimo come del resto lo é stato cinquanta sfumature di amnesia anche se troppo breve. Ti prego nn scrivere solo due capitoli sarebbe troppo corto a me come spero alle altre piacerebbe magari leggere qualcosa in più cmq grazie grazie <3 ^__^
Andromaca quanto mi sei mancata! è stata una sorpresa veramente piacevole.. Grazie!!! <3
Adoro ciò che hai scritto e come l'hai scritto.. Christian e Ana alle prese con il piccoletto sono ancora più magnifici.. non vedo l'ora di leggere la parte seconda.
Ovviamente ogni volta che vorrai condividere questi piccoli capolavori, noi ci siamo!
Un bacio <3
FANTASTICO E LA SECONDA PARTE???
Ti prego, regalaci ancora un po’ di Christian tenero…..
STUPENDO!!!mi è venuta la pelle d’oca nell’immaginare il nostro CRISTIAN alle prese con questa nuova emozione..che solo la nascita di un figlio può dare..mi sono immaginata io nel letto di ospedale 10 anni fa mentre all’allattavo il mio primo genito e anche se come hai detto non sei ancora mamma..hai c’entrato tutte le sensazioni, le paure e la gioia che un papà e una mamma possono provare con la nascita del loro primo bambino!sei mancata anche a me molto..e continua a scrivere!! Fallo x noi che saremo sempre qui ad aspettare con ansia che tu scriva un altro capitolo!!BRAVA…
Complimenti sei stata fantastica a raccontare questa storia 😍😍😍😍 mi è piaciuto tantissimo ancora complimenti li meriti tutti 😀👏🏻👏🏻👏🏻
Ciao andromaca ma la parte seconda e la terza, la quarta, ecc…. quando la pubblicherai? 😛
Scusate..ma la seconda parte? ????:(
?????? Quando possiamo leggere la seconda parte Andromaca?????
Andromaca, quando potremmo leggere la seconda parte?
E bellissimo.. ho letto anche amnesia ed è WOW spero che continuerai a scrivere anche qst capitolo xke tutta la loro storia e bellissimaa
Ragazze, sono mortificata, mi avrete dato per dispersa anche perché non ho più dato mie notizie neanche ad Anita. Vi chiedo perdono: avevo promesso la seconda parte è vi assicuro che arriverà, solo che dovrete pazientare ancora qualche giorno. Problemi di famiglia, oltre ai soliti impegni di lavoro, mi hanno impedito di dedicarmi al racconto e a voi.
Vi ringrazio moltissimo per le vostre parole, che sono per un grande incoraggiamento a continuare, e per la vostra pazienza.
Vi bacio e vi do appuntamento a presto.
Ok ragazza
… noi siamo qui che aspettiamo con ansia
…bravissima. .