Cinquanta sfumature di Mr Grey – Capitolo 105 (seconda parte)
E’ notte fonda quando mi risveglio. Do un’occhiata all’orologio e sbatto le palpebre rendendomi conto che sono le 2.36 e noi siamo ancora appollaiati sul divano. Mi muovo delicatamente, prendendo in braccio mia moglie e trasportandola nella nostra camera da letto.
Scosto la trapunta e le lenzuola, adagiandola sul materasso. La spoglio delicatamente e sorrido quando mugola e piagnucola, mentre le infilo una delle mie t-shirt che usa come pigiama. Mi infilo nel letto accanto a lei, dopo essere andato a controllare Teddy, e mi stringo al suo corpo.
A volte sono ancora terrorizzato che possa scappare via, possa decidere di fuggire da me. A volte, nonostante sappia che anche lei mi ama, penso ancora di portare una maschera al di sotto della quale la mia faccia da mostro riemerga ogni tanto per fare paura a chi mi sta vicino.
Poggio il viso nell’incavo del suo collo, aprendo gli occhi e guardando il suo bellissimo volto a distanza ravvicinata. E’ perfetta con le sue imperfezioni. Le leggere lentiggini sul viso, impercettibili a distanza normale, la piccola insenatura all’attaccatura del naso, le labbra rosee, il mento perfetto. Chiudo gli occhi e inspiro a fondo il suo profumo. E’ una delle cose che più mi ha colpito di Ana, sin dall’inizio. Quel miscuglio di mele, vento autunnale che mi ha riportato sin da subito alla pace e alla tranquillità dei pomeriggi passati a casa di mio nonno.
Uno dei primi posti felici dopo l’inferno.
Mi ha ricordato casa, la mia casa. Perché lei è questo, con lei mi sento sempre a casa. Ovunque io vada.
Mi stringo ad Anastasia più che posso, intrecciando le mie dita alle sue, più piccole e delicate. E la sua stretta è identica alla mia: anche se dorme, mi cerca nel sonno. Rincuorato da questa ennesima consapevolezza, mi lascio andare ad un sonno esausto e riposante.
Mi sveglio con la luce del sole che cerca di trapassarmi il cranio da parte a parte e una sensazione di piacevole calore che si diffonde piano in tutto il corpo.
«Ah!» dico, ansimando e muovendomi sotto le lenzuola.
Allungo una mano e riesco ad infilare alla cieca le dita nei capelli di mia moglie, placando la sua fame mattutina.
«Ana…» mugolo, mentre la sua lingua mi accarezza per intero. «Mio Dio, non fermarti» ringhio a denti stretti, sapendo di essere molto, molto vicino all’orgasmo.
Anastasia non ha certo bisogno del mio consenso, comunque. La conosco e non si sarebbe fermata per nulla al mondo. Oggi è una di quelle giornate in cui si è svegliata in vena di giocare e sono certo che entro oggi pomeriggio o al massimo stasera, finiremo nella Stanza Rossa.
Ormai ho accettato il fatto che sia mia moglie ad avere il comando in camera da letto. Decide lei dove, quando, a volte il come. A me lascia fare il lavoro duro, non che me ne lamenti.
«Cristo! Dannazione!» impreco con forza, stringendo le lenzuola con la mano libera.
Anastasia si impegna di più, sa che sono vicino al limite. Sa che tra qualche momento potrà assaggiarmi, potrà accogliere il mio piacere. Ed è indubbiamente ciò che vuole.
«Sto per venire, Ana..voglio vederti» sibilo, strappandomi le lenzuola di dosso e scoprendo il suo viso.
Solleva gli occhi, ancora assonnati, nei miei. Sono così limpidi che per un momento mi perdo a guardarli, incapace di respirare. Poi la spinta dell’orgasmo sovrasta tutto e vengo nella sua bocca, sussultando e chiamando il suo nome come una litania.
Mi accascio sul materasso, inerme, lasciando che si arrampichi su di me. Non è nuda, ma è meravigliosamente calda e morbida mentre si sfrega sulla mia pelle accaldata dallo sforzo. Quando raggiunge le mie labbra e mi bacia, posso sentire il suo sapore mescolato al mio. Le mie mani risalgono sotto la maglia extralarge, afferrandole le natiche sode e palpandole senza ritegno.
Ana mugola, strofinandosi su di me.
«Buongiorno» sussurra, depositandomi un secondo bacio all’angolo della bocca. «Ti voglio» aggiunge con a voce impastata dal sonno e dal desiderio.
Sorrido con arroganza, premendo il mio uccello ancora semiduro contro il suo sesso.
«Buongiorno davvero, Mrs Grey. A cosa devo questo assalto alla mia virtù?»
Ana scoppia a ridere e – Dio!- è la cosa più bella di sempre.
«La tua virtù è andata via da un pezzo e nessuno dei due vuole davvero ricordare in che modo» dice con una smorfia divertita. «E’ che stanotte ho fatto un sogno che ha…risvegliato il mio appetito sessuale» aggiunge maliziosa, tracciano leggeri cerchi sulla mia pelle che mi provocano piacevoli brividi.
Sollevo un sopracciglio e la guardo curioso.
«Sono tutto orecchi» sussurro, sporgendomi a baciarle il naso.
Ana arrossisce lievemente, tornando la bellissima creatura schiva di sempre. Mi sorprende sempre come riesca a passare dalla sensuale tentatrice che mi ha appena regalato una fellatio da capogiro alla ragazza timida che è cascata di peso nel mio ufficio.
«Eravamo nella Stanza Rossa» inizia, accarezzandomi ancora. «E io ero legata al baldacchino del letto, esposta per te»
Si ferma, mordendosi piano il labbro. Mi sollevo a metà nel letto, nuovamente eccitato. Con il pollice le scosto la carne dai denti, accarezzandole la guancia.
«Va’ avanti, Mrs Grey» la incalzo, sfregandomi contro di lei.
La mia mano scivola tra le sue gambe, nelle sue mutandine bagnate. Trova quello che sta cercando e tocca, sfrega, preme nei punti giusti. Ana deglutisce, inarcando leggermente la schiena e si muove sulle mie dita. Un lieve gemito le sfugge dalle labbra.
«Continua, Anastasia. Posso restare così tutto il giorno» sussurro, arrivando a leccarle le labbra con le mie.
«Tu…eri…» inizia, ma si blocca di nuovo.
Immagino che dovremo lavorare molto su questo aspetto di lei. Conosco modi interessanti per farle raccontare i sogni sconci che fa di notte.
«Ero dentro di te, Anastasia? Ti stavo scopando?» mormoro contro la sua guancia, assorbendo i gemiti voglioso che le sfuggono dalla gola.
«Sì…cioè, no»
Mi ci vuole un attimo per capire cosa intende. Sorrido lascivamente contro il suo collo. Le mie dita la accarezzano per tutta la lunghezza del suo sesso, poi scivolano più in basso, più dietro, accarezzandole l’ano. Si irrigidisce, il suo respiro si fa più concitato.
«Ero dentro di te, vero? Ero proprio qui» dico, sussurrando le parole contro la sua bocca schiusa.
Premo leggermente, e la penetro con l’indice.
Ana sussulta, trattenendo un grido. Ma è l’unica a riuscirci.
Dal baby monitor arriva il suono inconfondibile del pianto di Teddy al mattino. Il nostro piccolo si è svegliato.
Ana sospira, poggiando la testa sulla mia spalla nuda. Lentamente tiro via il dito e le rimetto a posto le mutandine.
«Facciamo in tempo a fare la doccia insieme?» chiedo piano, voltandomi verso la sveglia sul comodino.
Lei fa lo stesso, poi si alza dal mio grembo e mi bacia. La guardo scomparire nel corridoio e poco dopo sento la sua voce nel baby monitor.
«Buongiorno, piccolino. Il tesoro della mamma si è svegliato»
Il pianto di Teddy si placa subito. Lo sento ridere quasi immediatamente.
Sorrido anch’io, scuotendo la testa e lasciandomi ricadere sul cuscino.
Anastasia Grey, placatrice di demoni e panacea di tutti i mali dell’universo.
Mi alzo dal letto e mi rimetto a posto i pantaloni del pigiama, raggiungendo la mia famiglia in cucina. Mrs Jones ha preparato la colazione per tutti e, dopo aver stabilito cosa preparerà per pranzo, si allontana con Teddy per cambiarlo. Ana si avvia in camera, mentre io chiamo Welch per chiedergli di indagare su Allison Bolivar. Quando torno in camera, Ana è già sotto la doccia. Apro la porta e la osservo mentre mi spoglio per raggiungerla. E’ di spalle, nuda e bellissima come una dea, con i capelli scuri schiacciati dalla pressione dell’acqua contro la schiena pallida. E io sono eccitato. Dannatamente eccitato, come un quindicenne.
Entro nella doccia, ma non le do il tempo di voltarsi. Le afferro le mani e gliele posiziono sulle piastrelle, aperte. Un ordine muto il mio: tienile lì e non muoverti. Il suo respiro cambia, mentre la cascata di acqua quasi bollente ci travolge entrambi, schizzando dai nostri corpi ai vetri e le piastrelle. Afferro i fianchi di Anastasia e li tiro indietro verso di me. Poi mi premo contro di lei, abbassandomi fino a riuscire a penetrarla. Aggiusto la mia posizione e mi schiaccio contro la sua schiena, raggiungendo il suo orecchio.
«Stasera ti darò tutto quello che vuoi, Anastasia» mormoro, iniziando a muovermi dentro e fuori dal suo sesso. «Ti prenderò come desideri, daremo spazio a tutte le tue fantasie»
Geme, poggiando la guancia contro le piastrelle, accanto a una delle sue mani premute forte contro il freddo. Sobbalza in avanti ad ogni colpo, gemendo e mandandomi in estasi con i suoni che fa. Le stringo il lobo dell’orecchio tra i denti, poi le succhio leggermente la pelle.
«Ora, però, voglio restituirti il favore. Voglio farti venire, Anastasia» ansimo contro la sua spalla, spingendomi con forza dentro di lei.
«Christian!» urla, reclinando il capo all’indietro, poggiandosi a me.
Osservo l’acqua scivolarle sul viso, mentre continua a dire il mio nome con intensità sempre crescente.
«Sì, piccola. Sono qui. Continua a urlare il mio nome» dico a denti stretti, affondando e affondando e affondando nel suo corpo voluttuoso e morbido, caldo e accogliente.
Le sue dita si flettono contro le piastrelle, un ultimo grido disperato, il mio nome sulle sue labbra mentre gode e si abbandona al piacere. Mi basta per venire. Mi basterà per tutta la giornata, fino a quando non potrò essere di nuovo entro di lei. Affondo con prepotenza dentro il suo sesso e mi lascio andare, abbandonandomi all’orgasmo. Quando le forze minacciano di abbandonarmi, mi abbandono del tutto contro la tua schiena, ansimando senza fiato.
«Stasera, Ana» dico a fatica. «Stasera i tuoi sogni diventeranno realtà».
BRAVA!!!
Anita non perdi il tuo smalto !
Grazie !😘
Ke risveglio x i GREY e ke buona notte x me. Mi piace davvero cm scrivi BRAVA.
Più vai avanti e più la storia e tia voglio dire ke cm questi inediti.
NN VEDO L’ORA DI LEGGERE IL PROSEGUIMENTO AL PROSSIMO CAP CN CHRISTIAN IO CM SEMPRE CI SARÒ
Caspita che risveglio per me che capitolone bellissimo mamma mia !!!!!! GRAZIE ANITA SEI FORTE , BUONA DOMENICA 💞😍💞
Stupendo. Mi piace tantissimo come stai proseguendo la storia. Per me puoi andare avanti all’infinito 😉. È sempre un bel risveglio quando trovo i tuoi capitoli. Grazie e buona domenica 😚
Wooowwww e doppio wooowwww bellissimo 😍 😍
Grazieeeeeee Anita come sempre sei bravissima! ! 😘 😘 ❤ ❤
Buongiornooooooo e buona domenica! !!!❤
Wow che capitolo! Bravissima Anita!Christian e Ana troveranno sempre un modo per ritrovarsi perché il loro è un amore vero.Quella Allison…non so forse era una sottomessa di Christian.Mi ricordo che Christian parlava di una sottomessa che si era sposata…Non vedo l ora del prossimo capitolo!♥
Buongiorno e buona domenica fanciulle 😄 Anita ci lasci con questo enigma di chi è in verità questa Allison ……certo se fosse una ex sottomessa che palle , ma possibile che non se le tolgano dalle scatole😝? Spero che aggiorni presto sono curiosa 😘
Woow spero sl ke qst allison nn sia un rompi palle ke nn stravolgerà tt… Grazie buona domenica a tutti 😘
Wow Anita….brava come sempre …i tuoi inediti sono stupendi e poi non si sa dove andrai a parare ….
capitolo bellissimo come sempre non riesco a capire chi è questa Allison mi piace tantissimo che hai continuato la storia e che non ci hai abbandonati ciao
Ciao Anita…capitolo come al solito da paura…tu sei la numero uno…grazie mille …non smettere ti prego! Un abbraccio davvero di cuore…Federica…
Anita sei sempre bravissima! !!! Non smettere mai!!!!
Ti dico solo una parola BRAVA. CONTINUA TI PREGO. Alla prossima.